Il custode

Il custode

copertina
anno
2008
Collana
Categoria
pagine
104
isbn
978-88-6266-077-8
9,50 €
Titolo
Il custode
Prezzo
10,00 €
ISBN
978-88-6266-077-8
nota
Prefazione di Maurizio Cucchi
Questo libro di poesie è internamente molto vario, articolato.
Eppure si respira un’aria che sembra non mutare, ed è quella che produce la tensione ininterrotta dei versi di questa giovanissima, molto salda nella padronanza dei suoi mezzi.
          Maurizio Cucchi

 

Selezionato al Premio Cetonaverde 2009
 
 
Sarah Tardino è nata nel 1980, a Licata. Ha studiato Filosofia a Bologna e pubblicato versi su riviste, quotidiani e antologie. È autrice di testi teatrali e in prosa; si occupa di critica letteraria e storia del pensiero. Collabora con la rivista “In forma di parole” di Gianni Scalia. Questo è il suo primo libro di poesia.

PRIMI VERSI

Tua copia è lo zero,
che nell’uno è già il mondo
e tu sei fuori dal mondo.
Sei lo zero che anticipa l’inizio,
l’attesa che tutto promette
e niente possiede,
il vuoto Custode del tempo –

adesso basta

che qui sei mio.
 

Cetta Petrollo sull’autrice a Santa marta di Roma, giovedì 29 aprile 2010
Sarah Tardino appare esordiente colta che ben si orienta nel panorama della poesia italiana: Il custode è libro “internamente molto vario, articolato” – leggo dall’introduzione di Maurizio Cucchi – segnali di questa cultura le citazioni letterarie, evidenti e meno evidenti, dalle poete delle precedenti generazioni, per esempio Giovanna Sicari (Passo spietato la gazzella / e cuore di fuoco nell’ariete - / festeggiare la tempesta / nel lampo attonito dei ruoli; / mio, tuo il verso che precede, / scavato nella ghisa e nella circolazione - Io chiedo. Chiedo! L’elmo scintilla!L’indovino brucia la pioggia al centro della piazza. / Tempo terribile di esclamazione.) e la grande Amelia Rosselli delle Variazioni belliche: "Lasciami! Che sono la corvessa dal becco adunco / e mio nascondo al tuo costato di balena…”

Una poesia la sua che sembra inserirsi all’interno di una tradizione letteraria e poetica femminile, elaborazione di lingua e affermazione di identità collettiva che, non a caso, trova nella penultima sezione della raccolta, Le Troiane, le sue radici nelle poesie ispirate alle eroine del mito.