Il pasticciaccio del commissario Martini

Il pasticciaccio del commissario Martini

copertina
anno
2019
Collana
Categoria
pagine
576
isbn
978-88-6266-949-8

 

La barchetta aveva lasciato l’imbarcadero dell’Isola, procedeva spinta dalla corrente favorevole e dai regolari colpi di remo di Oreste quando il cellulare del Commissario suonò.
«Sentinella, cosa vedi laggiù?» La voce di Anita era allegra, la voce di una giornata di sole. Lo chiamava Sentinella per sfotterlo o irritarlo, a seconda dei momenti.
«Ponte Rotto, e più avanti l’imboccatura della Cloaca Massima, dove siamo diretti».
«Ti vuoi infilare in una cloaca?»

 

 

La vicenda si svolge a Roma, nella primavera dell'anno Duemila, nei giorni del Giubileo.
Il commissario Martini, indagando sull'annegamento di un confidente della Questura, proprietario del bar sull'Isola Tiberina, si trova impigliato in una tela intricata tessuta da un ex soldato delle SS presente a Roma durante l'occupazione nazista. Testimone del trafugamento di 117 tonnellate di lingotti d'oro dal caveau della Banca d'Italia, l'uomo è convinto che in realtà l'oro non si sia mai mosso dai sotterranei adiacenti alla rete fognaria che da via Nazionale sfocia nella Cloaca Massima, all'altezza dell’Isola Tiberina. La complessa operazione di recupero dell’oro è finalizzata al potenziamento, in Europa, della rete dell’Internazionale Nera.
Il gruppo d’assalto, a bordo di gommoni, dovrà agire nella grande confusione della processione notturna sul Tevere verso San Pietro, unendosi alle barche dei fedeli guidate dallo scafo papale.
Nella storia, anche la genialità di un fumettista, i servizi segreti, due chierichetti non più adolescenti, una dark lady e una white lady e poi uno scontro a fuoco nei cunicoli dell'Euripo, il fiume sotterraneo di Roma, e... i lingotti d'oro?