Lodovico Acerbis, Butterfly

14-01-2007

Una storia, anzi tre, per raccontare un amore lieve coma una farfalla, di Daniela Taiocchi

Una storia, anzi tre per raccontare tre possibili esiti di un improbabile incontro tra Giovanni, detto «Ol bolèta», di Albino e la bellissima Seiko, leggera come una farfalla – Buttefly, appunto – arrivata dalla periferia di Nagasaki, in Giappone, fino in val Seriana il 7 agosto 1956 per portare a compimento il voto alla Madonna del pianto di alcuni suoi antenati di religione cattolica.
Giovanni è un giovane barbuto dagli occhi azzurri con in tasca il sogno di andare via, lontano almeno due oceani da casa, mentre Seiko è la figlia di un ricco signore di Bukeyashiki che, pur promessa sposa, non riesce a negarsi le emozioni che Giovanni le trasmette.
All’orizzonte della loro storia d’amore si staglia la descrizione di alcuni personaggi ed episodi storici che hanno creato occasioni di incontro e di scontro tra la cultura occidentale e quella giapponese. Si narra la storia del missionario Padre Leone Nani, nato ad Albino e che, giunto nel paese del Sol Levante, lo ha fatto conoscere al mondo attraverso gli scatti della sua macchina fotografica; vengono ripercorse le vicende della città di Nagasaki da poco colpita dalla devastante bomba atomica e si scava, infine, nei racconti delle persecuzioni religiose avvenute sotto gli occhi del missionario Padre Corna, originario di Alzano Lombardo, che ha visto le torture messe in atto durante il periodo Edo della storia giapponese, nel XVII secolo, in cui il governo dei Tokusawa costringeva i cristiani a calpestare le immagini sacre e a sputare sulle statue della Vergine Maria crocifiggendo o mettendo al rogo quanti si rifiutavano di abiurare.
Gli attriti tra la cultura occidentale e quella orientale, tornati in auge dopo lo scoppio delle bombe atomiche, non salvano nemmeno i due innamorati protagonisti del racconto. Così quando Giovanni arriva in Giappone superando i due oceani dei suoi sogni e la storia d’amore potrebbe diventare pubblica, la trama si complica: una feroce setta, detta degli uomini neri, si prende carico dell’esecuzione di quanti osano sfidare l’impermeabilità della cultura giapponese introducendo in qualsiasi modo elementi di una cultura straniera.
Il filo conduttore dei tre finali a sorpresa è solo un piccolo biglietto scritto da Padre Corna per i posteri che vorranno portare a compimento un voto fatto alla Madonna del pianto per la guarigione, dopo un trauma dovuto alle torture subite, di un antenato della bella Seiko. Si tratta del percorso geografico seguito nel libro di Lodovico Acerbis, imprenditore, viaggiatore e scrittore al suo secondo romanzo: Nagasaki, Macao, Goa, Lisbona, Venezia, Bergamo, Albino, Madonna del pianto e ritorno. Riusciranno due mondi tanto lontani ad incontrarsi?