Manuela Correros, 1978

03-08-2008

Visioni, suoni e letture, di Lucio Baoprati

"Qualche giorno fa ho assitito al processo di Maria Eugenia, la ragazza trentenne che ha denunciato le due persone che l'avevano rapita neonata e che si sono finte per anni i suoi genitori. Sotto processo anche il militare che l'aveva presa alla madre poi desaparecida. Ero tra il pubblico in Tribunale, e ad un certo punto ho incrociato lo sguardo del militare elegantemente vestito, né lui né io abbiamo abbassato lo sguardo. In quei lunghi minuti ho pensato che quello che sa di altre donne sequestrate a cui hanno rapito il neonato/a, sa come si chiamano i nonni che lo/la cercano da trent'annni, sa dove quei ragazzi/e vivono oggi, e sa dove sono i corpi dei desaparecidos che le Madri cercano da trent'anni. Sanno tutto e non hanno mai parlato. I giudici gli hanno dato una pena appena superiore a quella che danno a uno che ha rubato un'auto. Diciamo che qui in Argentina, oggi, rubare un'auto equivale a sequestrare un neonato"

Quello che avete letto è un estratto dalla Prefazione (14 aprile 2008) di Marco Bechis, al libro 1978. Come un romanzo, firmato da Manuela Correros, edito da Manni e curato dallo scrittore ed autore Francesco Niccolini. La (ri)costruzione possibile di una possibile storia, di una giornalista che vive in stato di semiclandestinità impegnata in una ricerca senza tempo a trent'anni di distanza dai mondiali della vergogna di Argentina '78. Un'Argentina, incosciente e inconsapevole come un'adolescente, innamorata di Mario Kempes, il calciatore che di quel mondiale sarà comunque l'ero, un'Argentina orgogliosa e miope come un vecchio Capitano dell'esercito in fin di vita, un'Argentina  vitale e tradita come i sogni di una giovane madre rivoluzionaria. Attraverso tracce sparse nel tempo, una sorta di percorso storico delle modalità di comunicazione e trasmissione, pezzi di diario, volantini clandestini, telefonate, mail, articoli di giornale, documenti medici, grazie ad un percorso di elaborazione collettiva, 1978 Come un romanzo, ci riporta indietro nel tempo, riattivando la memoria e l'indignazione di ognuno di noi.  Un romanzo che scava nell'intimo, tra segreti e bugie, di una nazione tragica.