Paolo Guzzi, Sperduti nello spazio

12-05-2010
Viaggio nell’anima fra “avatar” e poesia
 
L’appuntamento è alla Biblioteca Vallicelliana, in piazza della Chiesa Nuova 18, alle 17 precise. E vale la pena di non mancare perché l’occasione non è la semplice presentazione di un libro, ma un’opportunità per parlare di ignoto come di fantascienza. Il libro in questione è Sperduti nello spazio di Paolo Guzzi: Avatars tecnologici fatti di parole. Introduce Lea Canducci, ma all’incontro interverranno anche Marcello Carlino e Lamberto Pignotti. Le letture sono di Alfio Petrini e di Maria Antonietta D’Erme. Guzzi è da sempre convinto sostenitore del valore della poesia quale imprescindibile strumento per l’uomo che desideri avvicinarsi a una dimensione più naturale di vita. In questa raccolta di versi, l’autore, attraverso suo “avatar”, vive mille vite, con l’aiuto dell’immaginazione, animato dal progetto di definire ciò che nasce dall’intreccio fra memoria e invenzione.