Pierfranco Bruni, Fuoco di lune

20-03-2005

Frammenti di anni perduti, di Nicola Vacca


La memoria è la grande stagione della vita in cui si intrecciano le strade di un viaggio. La poesia di Bruni è fatta di attese e di memoria, ma anche di mito e nostalgia. Fuoco di lune, l'ultimo libro dello scrittore calabrese, è un cammino che attraversa trent'anni di poesia, penetra nei sottosuoli dell'anima. Il poeta suggerisce di scavare a fondo nelle radici in compagnia della nostra solitudine perché siamo frammenti di anni e non sappiamo ricomporci. Di frammento in frammento il viaggio a ritroso nel tempo evoca immagini care al poeta, ma anche malinconie che si calano in una condizione del cuore.
Bruni fa i conti con i fotogrammi della memoria, penetra nei labirinti della coscienza, ne rivela le attese, gli oblii, i ricordi. Così la poesia si dilata nel tempo e canta la fragilità e la dolcezza dell'amore, ma soprattutto ritrova la tradizione di un gesto antico in cui le stagioni della vita sono scandite dall'incanto delle passioni e dal disincanto di solitudini forzate.
La poesia, per Bruni, è una pura grammatica delle emozioni , espressione di sentimenti, di arffanni, di gioie, ma anche gioco e preghiera che non smette mai di cercare parole nuove da donare alle fughe provvisorie del tempo.