Rino Mele

È nato a Sant’Arsenio (Salerno) il 4 febbraio 1938.
Tra i suoi ultimi libri, i poemetti L’incendio immaginato sul delirio della consapevole morte di Giordano Bruno (2000), e Il corpo di Moro (2001); nel 2002, la traduzione dell’Apocalisse di Giovanni (tutti per le edizioni 10/17). Poi La lepre del tempo e l’imperatore Federico II (Sottotraccia 2004). Sul fascismo nelle terre della Campania interna, su quel dolore, il romanzo Devozioni della pazzia (peQuod 2008). Nel 2010, con Plecticà, Come quando uno spettacolo viene interrotto, riflessione critica sul teatro di Dio nell’Apocalisse; la fucilazione di Ciano dilazionata dal suo sguardo nel ripetuto girarsi per individuare quali militi l’uccideranno; lo spezzarsi improvviso del musical Nord-Est di Kaverin - dopo l’irruzione dei nazionalisti ceceni - al teatro Na Dubrovka di Mosca. Dal 2009 dirige Exmachina, Fondazione di poesia e storia.

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