In veste di valoroso guerriero e tenero amante, Dante Alighieri entra in numerose pagine del nostro Ottocento che affidano all’invenzione romanzesca e allo spirito risorgimentale il compito di ridisegnare la figura del poeta, solitario eroe foscoliano diviso tra la passione irritata verso la terra natale e l’incapacità di allontanare lo sguardo da essa.
Come sfondo, tutta l’Italia: dalle colline senesi alla costiera ligure; dalla santa Roma alle pianure romagnole e alla Padova giottesca fino alle principali città del traballante Regno italico.
Maria Grazia Caruso è nata a Reggio Calabria. A Catania ha conseguito il dottorato in Italianistica dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Messina.
Ha al suo attivo varie collaborazioni a riviste e due monografie: I testimoni assenti nell’opera di Matteo Collura e L’infinito in cerchio. La poesia di Edoardo Cacciatore. Attualmente lavora sul corpus epistolare di Giovanni Prati.