Una confessione spontanea
È una domenica di luglio in un complesso di casette al mare, al Circeo.
In una pace scandita da letture, bagni e grigliate, si scopre l'assassinio di un contadino che, in mezzo a quelle casette, allevava le sue mucche.
Odetta, coinvolta come testimone, ne ha di cose da raccontare: al commissario puntiglioso, alle sue amiche Anita e Olga e – forse – anche all'assassino.
Nel frattempo, quell’oasi di tranquillità ha cominciato a rivelare vizi e segreti che nessuno sospettava, e tanto meno Odetta. Tuttavia, dall’osservatorio privilegiato della sua insonnia, aiutata da uno sguardo acuto e ironico, riuscirà a dipanare una matassa che pareva senza capo né coda e nella quale il bene e il male , come spesso accade, sono mescolati fino ad essere indistinguibili.