Viaggio con i Rubini
In primo piano non solo la filmografia, che passa per l’incontro con Federico Fellini, ma anche la carriera di regista, a partire da La stazione e arrivare a L’uomo nero.
In primo piano è anche l’infanzia del regista a Grumo Appula, la presenza forte del padre Alberto capostazione e artista di teatro e di dipinti e di acquerelli, la madre Tonia, la vita di provincia fatta di piccole cose essenziali che ritornano, dolci nella memoria, nella produzione cinematografica di Sergio Rubini.
Protagoniste anche la Puglia e la Basilicata, la tratta ferroviaria appulo-lucana da Bari a Matera come immersione in un paesaggio godibilissimo dell’anima che coinvolge il lettore spingendolo ad approfondirne la conoscenza.
Un libro felicemente non sistematico: diario di bordo e geometria delle passioni di certo non solo cinematografiche… Lucia scrive e restituisce passo dopo passo incontri, suggestioni ed emozioni che si agglutinano lungo le strade ferrate del cinema e dei sogni. I Rubini sono infatti al tempo stesso contesto e pretesto di questa rapsodia pugliese, ovvero inquadrano e consentono il suo racconto, lo indirizzano mentre lo suscitano. C’è qui la scrittura testimoniale di un’esperienza, ma essa è anche mimetica del canovaccio tipico del cinema.