Dario Salvatori, L'angelo dalla faccia sporca

08-03-2010
Angelillo, una storia d'amore, di Massimo Grilli

Si può scrivere un bel libro di calcio dopo aver premesso di non avere in simpatia questo sport? Dario Salvatori - volto notissimo per tutti gli appassionati di musica - ci è riuscito. In effetti, l'autore - che dimostra comunque una competenza sospetta, per un non appassionato - dichiara di non sopportare soprattutto le esagerazioni del mondo del pallone, i capricci di alcune star, certe forzature dell'ambiente che ruota attorno al fenomeno calcio. Tutte cose di cui è ricco - siamo sicuri - anche il dorato mondo della musica. Sia come sia, questo libro nasce da una passione giovanile che poi è proseguita negli anni - Salvatori confessa di essere un accanito collezionista degli oggetti più svariati, dalle figurine ai dischi, dai libri alle bolo-tie, le cravatte-laccio stile western che sono diventate il suo segno di riconoscimento - e da una figurina introvabile di Antonio Valentin Angelillo, il protagonista di questo libro. Appassionato di costume, Dario Salvatori non ha voluto però ricostruire (solo) la carriera calcistica del centravanti argentino, ma soprattutto raccontarci - con affetto e discrezione - la travolgente storia d'amore tra il campione e la ballerina Ilya Lopez, la «più grande storia d'amore del calcio italiano», ricavandone alla fine un curioso e interessante viaggio nel nostro Paese a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta - quando la parola Velina era ancora sconosciuta - fra cambiali e boom economico, una commedia tutta italiana con straordinari attori non protagonisti, da Evita Peron a Gianni Brera, da Helenio Herrera a Camilla Cederna.