Dario Stefàno, Come mettere un punto e a capo

22-04-2009

Un diario sui primi passi in politica, di Vincenzo Rutigliano

La politica può correggere la politica? Pur senza dirlo e scriverlo è a questo interrogativo che Dario Stefàno – uomo d’impresa e di Confindustria che a 40 anni è diventato politico di mestiere – tenta di dare una risposta. Nel libro Come mettere un punto e a capo. Diario di bordo Stefàno fa il punto sulla prima parte dell’esperienza di consigliere regionale e ammette che l’inizio non è stato dei migliori.
«All’indomani della vittoria elettorale – scrive – scoprii un mondo in cui l’anzianità di militanza è più utile della conoscenza». Stefàno cerca di immettere più coraggio e più partecipazione nei processi decisionali per aggregare imprenditori e professionisti intorno a un progetto politico che andasse oltre i cancelli delle fabbriche. E il manager – con un passato in Industrie Pirelli e incarichi in Confindustria Puglia e Assindustria Lecce – la sintesi tra vecchia e nuova dimensione professionale la trova giocando sulla competenza come antidoto sulla malattia classica della politica., l’indecisione al rischio. La scommessa vinta si chiama legge regionale dei distretti produttivi del 2007, un esempio di circolarità delle decisioni: il testo del Ddl approvato in Giunta è stato poi modificato dal Consiglio Regionale dopo un anno e mezzo di lavoro della commissione Sviluppo economico guidata da Stefàno.