Guido Bersellini, La fede laica di Piero Martinetti

19-05-2005

L'opera di Martinetti "riletta"da Bersellini, di Amedeo Anelli


Seguendo e sviluppando alcuni spunti dal precedente volume (edito nel 1972 dal Saggiatore) Il fondamento aleatico della filosofia di Piero Martinetti, Guido Bersellini tematizza ora alcuni aspetti del rapporto fra religione e filosofia nel pensatore canavesano. Martinetti, di cui Bersellini fu allievo, fu uomo di alta moralità ed impegno civile, fu unico dei filosofi allora in cattedra, uno dei 13 docenti universitari su 1300 che, nel 1931, si rifiutarono di prestare giuramento al regime fascista. L’opera di Martinetti, di originale spiritualismo metafisico di impronta neoplatonica, nutrita di un fecondo attraversamento di Kant e del razionalismo, lentamente ma con costanza sta riemergendo dalla distrazione dell’editoria e dall’oblio. Ricordiamo le ristampe, dopo la monografia del 1981 su Kant, dei volumi: L’Amore (1998), Pietà verso gli animali (1999), editi dal Melangolo, La religione di Spinoza edito da Ghibli nel 2002. Nel suo corposo saggio introduttivo Fabio Minazzi ripercorre la vicenda di Piero Martinetti e di Guido Bersellini, e nel contempo, discute delle tesi dell’autore e della fortuna della sua opera ricostruendo anche, in parte, le vicende dell’antifascismo milanese. Dopo il saggio su Martinetti, il volume di Bersellini viene completato da alcuni Appunti sul confronto religioso e politico in Italia e nel villaggio globale e da un'Appendice dedicata al carteggio di Bersellini con l’antico compagnoni scuola Mario Cialfi, su temi precedentemente trattati ed in cui ritorna in risalto la figura di Martinetti maestro di vita e filosofo.