Piumini-Caviezel-Castelli, Il Novecento dei bambini

01-01-2007

Un album da sfogliare, di Marina Cicchetti

«E l’altalena rallenta / si stanca un poco la spinta / Poi ricomincia ad andare / rimbalzi di primavere. / Quanti bambini in cent’anni / nati bambini e poi nonni».
Con questi versi delicati inizia il testo dei dieci racconti che ripercorrono la storia del Novecento italiano vista “con gli occhi” dei bambini. Ogni racconto tratta di un decennio storico, dal 1901 al 2000 e ogni volta il protagonista è un bambino che rievoca le miserie, le speranze e le gioie italiane in un collage di memorie documentate attraverso foto tratte da film, riviste e poster pubblicitari. Ogni capitolo in un suggestivo spaccato di vita.
Agnese, Nicola e Yuri sono i bambini dia cappotti “smessi” e riciclati dai fratelli più piccoli durante la prima guerra mondiale, sono i bambini che ridono e piangono al cinema negli anni ’30 e che vestono le divise dei giovani balilla dell’epoca fascista. Fanno da cornice ad ogni racconto le grandi scoperte scientifiche gli eventi storici mondiali del Novecento. Lo “sbarco” sulla luna e la caduta del muro di Berlino vengono narrati dai bambini italiani in un riflesso di cambiamenti e ripercussioni importanti che creano fondamentali punti di contatto tra l’Italia e il mondo.
Il libro ci offre un’immagine preziosa, che ritrae a malinconia degli emigranti italiani partiti in cerca di fortuna e i volti sognanti delle dive del cinema muto, le “Topolino” dei primi motorizzati e le rombanti “Vespe” cavalcate dalla spensieratezza dei ragazzi degli anni ’50. dal 33 giri al compact disc, dal “Corriere dei Piccoli”, ai “Simpson”, questo libro ci immerge negli sguardi ingenui e nei sorrisi dei bambini che hanno costruito aquiloni e scoppiato bolle di sapone con la spensieratezza e il candore che li fa sognare anche quando i grandi fanno la guerra.
Il Novecento dei bambini non è soltanto un libro da leggere con piacere, ma anche un album da sfogliare, un cortometraggio che scandaglia nitidamente intimi attimi a ritroso nel tempo.