Valeria Alinovi, Nevespina

06-11-2004

Le vite spezzate. Voci dal manicomio, di Tiziana Cozzi


Esiste un luogo dove la pazzia fa rumore, dove vivono solo sguardi perduti. Dalle fiabe per l’infanzia a un racconto di follia, Valeria Alinovi cambia rotta e pubblico per il suo primo romanzo Nevespina. Attraverso le voci dei ricoverati in un manicomio in dismissione alle porte di Napoli, si apre lo squarcio sulla sconsideratezza della vita. Dai toni del giallo alla storia d’amore tra lo psichiatra Michele e Laura, in lotta per non scivolare nell’alienazione, si passa alle cronache “dissennate”, cardine del libro. Le vite spezzate di Lucia che odia gli uomini, di Assunta suicida a sedici anni, si mostrano al lettore nella loro spietata autenticità. L’autrice utilizza una narrazione talmente fluida da sembrare un flusso di coscienza: tra quelle mura si parla senza freno, non si conoscono punteggiature.