Pierpaolo Campana, L'esperienza dell'attesa

20-08-2008
L'attesa, di Vito Macrìna

Pierpaolo Campana, 34 anni, catanzarese, ha abbracciato gli studi classici percorrendoli fino in fondo. Sino, cioè, a laurearsi in lettere classiche all’università di Pisa e fino a dedicarsi alla ricerca nel campo della filologia latina. Un percorso, quest’ultimo, che lo ha portato all’estero per continuare gli studi persso l’università di Cambridge in Inghilterra, di Monaco di Baviera in Germania, di Harvard negli Stati Uniti.
La sua produzione scientifica tocca vari autori della letteratura latina e annovera articoli pubblicati su riviste italiane e straniere ed un commento ad una satira di Giovenale uscito per i tipi della casa editrice Le Monnier. Parallelamente all’attività filologica, Campana insegna nei licei, esperienza che lo ha spinto a coltivare anche interessi di tipo didattico che si sono concretizzati nella collaborazione alla stesura di alcuni testi per la scuola superiore.
L’ultima pubblicazione di Campana è un volume di poesia, “L’esperienza dell’attesa”, edito dalla Manni di Lecce. Il libro è impreziosito dalla prefazione di Cesare Segre, notissimo filologo e critico letterario, che commentandone ed illustrandone dettagliatamente i contenuti, ha scritto: «Il classicista Pierpaolo Campana, negli intervalli tra Plauto e Ovidio, tra un manoscritto e un glossario, ha scritto questo volumetto di poesie con una maturità e un’intensità straordinarie. [...] Le poesie sono raggruppate secondo una trama biografica, come quasi sempre nei canzonieri: una trama che però solo l’autore potrebbe illustrare. Certo il titolo sembra alludere a qualcosa di ancora raggiungibile, mentre il “racconto” sembra dire che l’attesa è ormai inutile. Speranza nell’insperabile? Quello che è certo è che le polarità sono extratemporali, e il ritorno del passato può anche avvenire, in qualche modo lontano dalla realtà, nel futuro immaginato».