Ricordi di suoni e di luci

Ricordi di suoni e di luci

sottotitolo
Storia di un poeta e della sua follia
copertina
anno
2025
Collana
Categoria
pagine
176
isbn
978-88-3617-350-1
16,15 €
Titolo
Ricordi di suoni e di luci
Prezzo
17,00 €
ISBN
978-88-3617-350-1

Candidato nella dozzina del Premio Strega 2025 
Candidato da Pietro Gibellini

La giovane donna non toglie il velo che le copre il volto neanche quando rimane sola. Fissa con un sorriso amaro e misterioso la rozza lapide grigia, piccola e modesta, solcata da due crepe profonde. Si china per mettere da parte, in un angolo, la corona verde di alloro con il nastro tricolore. Poi legge, con la sua bella voce, le parole scolpite sulla lastra: «Dino Campana | poeta | 1885-1932». «Dino Campana», sussurra commossa. «Poeta». «Poeta vero», aggiunge. «Nato nel 1885». «Morto nel 1932». Rimane ferma, a lungo, la fata nera, in silenzio, fissando la pietra che sotto la forza dei suoi occhi si tinge di rosa. Come le vette delle montagne, al tramonto, in un quadro di Segantini. Poi esce e si incammina sulla carraia frustata da un vento gelido e rabbioso. Senza scoprire il viso. Senza voltarsi indietro.


Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano. 
Nato nel 1885 e morto in manicomio nel 1932, dopo quattordici anni di reclusione, il protagonista di questa vicenda, in cui storia e invenzione corrono parallele, a volte dialogando, altre mescolandosi, altre ancora incrociandosi per poi seguire strade diverse, è celebre per i suoi vagabondaggi, spesso conclusi con il carcere o il ricovero in una clinica psichiatrica, per una infuocata avventura d’amore con la scrittrice Sibilla Aleramo e soprattutto per la sua passione incondizionata per la poesia. 
È una lettura fulminante a cambiargli la vita. È la fine di un sogno, quello di poter essere ancora poeta, a trasformarla per sempre nella follia.